giovedì 19 ottobre 2017

Recensione : IT di Tommy Lee Wallace ( miniserie del 1990 )

Approfittando dell'uscita nei cinema del film, voglio proporre la recensione della miniserie del 1990.
It  è una miniserie televisiva del 1990, liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Stephen King.
Posso dire, senza esagerare, che questo sceneggiato ha caratterizzato la mia adolescenza, l' ho guardato e riguardato tante di quelle volte da conoscerne a memoria le battute.
La serie si compone in due puntate, la prima, che è anche la più apprezzabile, racconta del ritorno del mostro ed è ambientata, essenzialmente, trent'anni prima, nel 1960, quando i ragazzi fanno il loro primo incontro col demone. La seconda, decisamente più noiosa, riguarda invece il ritorno dei personaggi a Derry e la definitiva sconfitta del mostro.
Senz'ombra di dubbio, nonostante la serie si discosta molto dal libro,
ha contribuito molto alla diffusione ed alla notorietà del personaggio di Pennywise, " il clown danzante " , e la superba interpretazione di Tim Curry lo ha consacrato tra i cattivi più terrificanti dell'horror.


                                                     



TITOLO : It
TITOLO ORIGINALE : It
REGISTA : Tommy Lee Wallace
ANNO DI USCITA : 1990
USCITA ITALIANA : -
LINGUA ORIGINALE : Inglese
DURATA : 192'
GENERE : Horror/Fantasy



La miniserie in due puntate, andata in onda negli Stati Uniti e Canada il 18 e 20 Novembre 1990, è liberamente tratta dal più celebre dei romanzi di S.King e racconta di sette ragazzi che nell'estate del 1960 si ritrovano a dover affrontare un demone mutante che denominano It, questi prende forma ispirandosi alle paure, ai desideri ed alle angosce delle sue vittime anche se la sua forma più comune è rappresentata da un pagliaccio.
Siamo a Derry, nel Maine, nel 1990, il demone è tornato trent'anni dopo ed il gruppo di ragazzi,  ormai adulti, denominato "banda dei perdenti", tornerà per sconfiggerlo definitivamente ed evitare che ritorni ancora a terrorizzare la città.



COMMENTI

Probabilmente, al giorno d'oggi, abituati ad un target di film più cruenti e degli effetti speciali più realistici, questa miniserie può non suscitare le stesse reazioni che suscitava negli anni '90 ma sicuramente resta un pietra miliare della filmografia horror.
La magistrale interpretazione di Tim Curry, nei panni di Pennywise, che ha saputo conciliare momenti ilari ad altri terrificanti, fa si che, per gli amanti del genere, sia un film da vedere assolutamente.


Il voto che gli dò è 9,  in assoluto è uno dei film che adoro per tutta una serie di caratteristiche che spiegherò nei commenti con spoiler ;)

                                                     DA QUI INIZIANO GLI SPOILER

TRAMA

Siamo a Derry, nel Maine, anno 1990, è stato appena ritrovata morta una bambina e Mike Hanlon, bibliotecario della città, ritrova una vecchia foto sulle scena del delitto, l'immagine ritrae Georgie, fratello di un suo vecchio amico; i pensieri vanno a trent'anni prima, nel 1960, quando in estate conosce Bill, il fratello di Georgie, ed altri cinque ragazzi minacciati dal bulletto del quartiere, Henry Bowers, e diventano, insieme, la banda dei perdenti, formata per sconfiggere un demone che minaccia la città, It .
La foto fa capire all'uomo che It è tornato a minacciare la città e, ricordando della promessa che il gruppo di ragazzi fece trent'anni prima, contatta il gruppo per farli tornare in città.
Il primo ad essere contattato è Bill, il ragazzo balbuziente che, allontanatosi da Derry, è diventato un famoso scrittore di libri horror; alla notizia del ritorno del mostro, Bill viene assalito dalle vecchie paure e, come se un velo fosse caduto dai suoi occhi rivelando il passato, ricorda dell'assassinio del fratellino e del mostro che lo ha ucciso.
Vengono contatti anche gli altri, Ben, il "grassone" che ha avuto la sua rivincita dimagrendo e diventando un riconosciuto architetto; Beverly, che in adolescenza non aveva una rosea condizione economica è diventata un'importante designer; Richie, che ha tolto gli occhiali ed è diventato un richiesto cabarettista; Eddie, sofferente d'asma  è diventato proprietario di un'agenzia di noleggio auto per le star di Hollywood e Stan, che vive una vita tranquilla e felice con la moglie.
Tutti, dopo la telefonata, hanno la stessa reazione: ricordano il loro primo incontro col demone e vengono assaliti dal terrore ma mentre gli altri sono decisi ad eliminarlo definitivamente, Stan, in preda al terrore, si suicida nella vasca da basco.
Il gruppo torna singolarmente a Derry ed It non tarda a minacciarli palesando la sua presenza ad ognuno di loro, tuttavia il gruppo di incontra ad un ristorante cinese ed insieme, decidono che è il momento di uccidere It.
Tornano, quindi, nelle fogne, dove erano stati da ragazzini e, dopo aver superato le loro paure riescono ad affrontare la luce dei defunti ( la luce che emana il ventre del mostro ) e sconfiggere il demone, rivelatosi nella sua vera forma di ragno alieno, definitivamente.


COMMENTI

La cosa che più di tutto rende questa storia un capolavoro è il fatto che vengono affrontati vari aspetti della vita quotidiana : la difficoltà adolescenziale, le discriminazioni, il bullismo l'amicizia e, soprattutto, le paure inconsce dell'essere umano.
Henry non è soltanto il bullo del quartiere, è un ragazzo disagiato ( ha gravi problemi familiari che nella serie non vengono citati ) che cerca nella prevaricazione sui coetanei, il suo posto nel mondo.
Il gruppo di ragazzi, la cosiddetta "banda dei perdenti" oltre ad affrontare un tema importante nell'adolescenza che è l'amicizia, il branco che tende ad essere, nell'adolescenza, un importante mezzo di affermazione personale, affronta anche varie tematiche discriminatorie che rendono appunto, i setti ragazzi, dei perdenti, degli emarginati e qui il regista è riuscito benissimo a farlo evincere.
Beverly Marsh, l'unica ragazza del gruppo è povera, vive una situazione economica critica, è figlia del bidello della scuola e viene snobbata dalle coetanee benestanti.
Tutti gli altri, più o meno, sono benestanti ma hanno una caratteristica che li rende "perdenti":
Mike Hanlon è un ragazzo di colore ; Eddy Kaspbrak è un "mammone" e soffre d'asma ; Bill Denbrough è balbuziente ; Richard Tozier porta gli occhiali ( il cossiddetto quattrocchi ) ; Ben Hanscom è obeso; e Stanley Uris, invece, è un secchione ebreo. Tuttavia tutti, allontanatisi da Derry, riescono ad avere la loro rivincita sulla vita diventando famosi e ricchi, solo Mike, che non si è trasferito, è rimasto nella stessa situazione.
It, il pagliaccio, è un demone mutante che assume la forma delle paure della vittima, diventa qualunque cosa ti possa ledere, quindi sarà sangue per Beverly, che è emofobica; Georgie per Bill, che vive il senso di colpa per avergli regalato la barchetta che lo porterà a conoscere Pennywise; sarà un licantropo per Richie, suggestionato dal un film horror e così via...
Le paure adolescenziali, i sensi di colpa, le fobie, It è tutto questo, e molto altro, rappresenta l'oscurità, il male, vive nelle fogne, umide, sporche come sporco può essere l'animo umano ( infatti la sua forma più ricorrente è antropomorfa )
Questi risvolti psicologici, questi chiavi nascoste, l'uso di una figura che per tutti è indice di bontà, divertimento e infanzia , il pagliaccio, rendono questa miniserie un capolavoro assoluto.
Almeno per me !!!


Spero che questa mia opinione vi sia piaciuta e soprattutto che sia condivisa, alle 22.30 andrò al cinema a vedere il film e spero che sia bello e suggestivo almeno quanto questo.
Un kissotto a tutti............


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