lunedì 13 novembre 2017

La trasposizione musicale de " A' livella" : uno schiaffo al principe delle risata

Qualche giorno fa, durante la mia visione quotidiana delle notizie sull' Edicola di Google Play, mi sono imbattuta in questo titolo " A' livella di Totò diventa canzone grazie a O' Zulù "; i miei pensieri sono stati subito trasportati nel 1993 quando Fiorello, nel suo album "Spiagge e lune" pubblicava una versione musicale di " San Martino " , la nota e suggestiva poesia di Carducci .
Per carità divina, non sono contro alle trasposizioni musicali delle poesie ma sono convinta che, come capita anche per i libri che vengono adattati a film, la forza evocativa e la potenza dell'opera originale, vengano immancabilmente meno, diventando un'opera
nuova che, seppure ispirata a quel dato testo, viene a perderne le caratteristiche.

Ho quindi cercato sul tubo la canzone per farmene un' idea, ecco il video....




                                                           


....e devo dire che mi ha fatto lo stesso, identico effetto che mi fa San Martino di Fiorello..... mi viene voglia di abbatterli.
Già in passato altri artisti hanno provato a mettere in musica quest'opera di Totò, e devo dire che tutte sono state di scarsa riuscita.
La versione di Giacomo Rondinella, la trovate qui, sembra quasi una musichetta da cabaret creata per una macchietta....
La versione di Avitabile , la trovate qui, la trovo proprio incommentabile, quando la ascolto mi immagino un teatrino di pupi ....
La versione che, tra tutte apprezzo maggiormente, è quella di Pina Cipriani, che trovate qui, perchè resta inalterata la drammaticità del componimento, poi la voce della donna e l'intonazione della donna sono davvero commeventi.
Ma torniamo alla versione rep di O' zulù....
se le altre, almeno, rispettavano il testo integralmente, in questo caso il testo viene stravolto ed a mio parere viene eliminata la parte più importante, cioè il dialogo integro delle due anime, quel confronto tra due realtà sociali che è l'essenza stessa dell'opera, quella differenza sociale che viene poi "livellata" appunto dalla morte; Inoltre, con la musica rap di sottofondo perde la caratteristica drammatica del componimento, un vero e proprio "talk show".

Che dire, trovo che questo non sia altro che l'ennesimo schiaffo in faccia a Totò, un'ennesima umiliazione di questa poesia toccante e suggestiva.
Probabilmente è un altro tentativo di sfruttare la popolarità e la potenza di Totò per far parlare di sè.


                                                               




Ma, voglio concludere con una notissima frase del principe De Curtis che trovo proprio adatta alla situazione : Ma mi faccia il piacere!


E voi, come la pensate a riguardo ?

Kissotto....

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